L'ipocrisia nel sociale 

Il coordinamento comunale Fratelli d'Italia "Città di Parma" con riferimento alle difficoltà incontrate da molti cittadini per richiedere i buoni spesa on line evidenzia il fatto che tante volte l'amministrazione comunale di Parma si vanta di dare servizi sociali adeguati e di sostenere anche le persone più bisognose dando ad ognuna pari dignità sociale senza distinzione di sesso, di etnia, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Con "Parma2020" la nostra è città premiata per la cultura e questo è uno dei tanti suoi primati . Ma questi primati possono essere più o meno positivi o molto negativi. E' chiaro che i primi sono decantati e per i secondi è meglio tacere. Parma 2020 è iniziato male e non solo per la tragica emergenza del coronavirus. In questa drammatica esperienza è emersa la solita ostinazione del bollino "Antifascista" fatta bandiera di propaganda ma che ha sortito il dissenso e la derisione da parte di tanti in tutta la Nazione creando un grave danno d'immagine a discapito della nostra città. Proprio nell'anno che doveva invece essere l'anno "Open mind" , "Art&culture". Viene troppo spesso usata la parola "Innovazione" ma se il servizio non è realmente innovativo l'effetto è contrario , con ritorno a boomerang. Entrando infatti sul portale del comune di Parma, all'"Erogazione spesa" ci siamo messi nei panni di uno straniero, di una signora anziana per vedere se fosse alla loro portata. Nel percorso tutto bene nell'inserimento dei dati iniziale sino a metà compilazione del modulo per arrivare a scaricare lo stesso. Alla digitazione viene detto di installare il programma "Adobe reader", (e già ci si chiede il perchè si dovrebbe anche installare un programma). Una volta installato tale programma lo si compila, una volta compilato, bene procediamo! Ma come si salva? Si deve stampare perché non si può salvare in file PDF, quindi firmarlo sul PDF e poi allegarlo alla domanda. Qui si mestamente per tantissimi si ferma il gioco. Se un richiedente non ha la stampante non avanza nella domanda. Forse chi non ha di che alimentarsi può avere la cartuccia nella stampante che ha un costo in media di euro 50.00? Altro quesito: L'Emporio solidale riceve donazioni alimentari di ogni genere da anni da tante aziende del settore alimentare, l'emporio ha già i suoi iscritti tesserati con tessere a punteggio, con una media punteggio di 40 punti a persona, un'attività che questa svolge in modo autonomo. Perché assegnare allora all'Emporio solidale la somma di centomila euro, per cosa se l'emporio vive di donazioni da parte di tante aziende? La Caritas è in piena difficoltà economica, e questa da anni svolge il servizio per i poveri. Perché la Caritas non ha gli stessi benefici/donazioni per i suoi poveri, per la loro mensa, perché non riceve alcuna parte di finanziamento? Un Italiano, soprattutto un anziano, soprattutto un Parmigiano non chiederà mai aiuti o sostegni economici perché c'è chi tiene alla propria dignità , c'è chi si vergogna di chiedere aiuto alimentare. Ci sono anziani che si vergognano di far sapere ai loro figli la loro condizione, non accettano aiuto, o un sostegno dal comune per preservare la dignità dei loro figli. Quanti Italiani sono realmente iscritti all'Emporio solidale? Quanti Italiani hanno la tessera a punti? Sono gravi gli errori fatti sulla dignità dei cittadini e dei meno abbienti a cui urge porre rimedio. Dopo quello parzialmente risolto con la retromarcia sul bollino antifascista , fatto per cui si insisterà la sanzione penale se verrà accertata, c'è quello di calpestare ulteriormente la dignità di famiglie bisognose con uno pseudo innovativo servizio di carità a metà per quelli "Che hanno fame" con il servizio finanziato dallo stato senza aver approfondito la semplificazione all'accesso alla modulistica da presentare online e accessibile anche con gli smartphone.